S.k.o.c.c.a torna con il singolo “Anime all’unisono”
“Anime all’unisono” è il nuovo singolo di S.k.o.c.c.a, un brano che porta anche la firma di Vittorio Valenti (etichetta Up Music Studio).
Ho scritto questa canzone – spiega l’artista - cercando di esorcizzare una profonda sensazione di malessere, per poi rendermi conto che, senza quel malessere, questo pezzo non sarebbe mai esistito. Un progetto che, con i ragazzi di Up Music Studio, ho avuto la possibilità di portare ad un livello superiore e per questo sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato.
Spotify:
https://open.spotify.com/intl-it/track/2Spq7JnJjVktKiENviwH23
Biografia
Vito
Lacitignola, nato in Puglia, a Spinazzola (BT), classe 1991. Comincia ad
approcciare il mondo dell'Hip Hop nel 2006, al primo anno di liceo. All'epoca
sedicenne, la sua passione per questo genere musicale parte dall'ascolto delle
tracce dei rapper americani della West Coast, su tutti Snoop Dogg e Dr. Dre,
oltre ovviamente a tutta la compagine dei gangsta rapper e poi anche del rap
chicano. Nel 2007 acquista il suo primo numero di "GROOVE", rivista
di genere sull'onda del più famoso "AELLE", che teneva aggiornati
sulle ultime novità in ambito HH, oltre che sul mondo dei graffiti e della breakdance.
In contemporanea coltiva la sua passione per questa forma d'arte, cominciando
anche a taggare e dipingere sui muri della sua città. La rivista
"GROOVE" forniva dei CD Sample, in cui erano raccolte le ultime
uscite, principalmente del rap italiano. Fu il punto di svolta: dal 2007 in poi
comincia il suo percorso alla scoperta dal rap Nostrano. Instancabile nel suo
lavoro di ricerca, ascolto e apprendimento mnemonico di tutto ciò che
riguardava il rap italiano e contemporaneo, all'inizio della sua attività di
produzione musicale e di scrittura della prime rime. Nel 2011, raccolte quelle
che gli sembravano le tracce migliori scritte fino a quel momento, decise con
un amico di registrare il suo primo lavoro "VEDREMO CHE SUCCEDE",
registrato nella camera del suo amico, improvvisatosi fonico per l'occasione.
Un lavoro crudo, sporco e senza alcuna competenza tecnica da parte di entrambi,
ma che all'epoca visse con grande soddisfazione, il primo piccolo passo della
sua storia artistica. Fu in quel periodo che scelse il suo nome d'arte,
S.k.o.c.c.a, che non è un acronimo e non ha un significato particolare,
semplicemente gli sembrava cool, nome che utilizza tutt'ora. Dopo questo primo
lavoro, ha continuato a scrivere e produrre, sempre alla ricerca di un certo
tipo di poetica e di spessore dei contenuti. Il suo rap cerca di essere
introspettivo, e la sua maggiore ispirazione resta la realtà, filtrata
attraverso il suo io, il suo vissuto e le sue influenze musicali e letterarie,
essendo un lettore accanito. Il 2015 è l'anno in cui tutto comincia a prendere
una nuova piega. Conosce altri coetanei del suo paese, che si dedicano anche
loro al rap con la loro crew, la 4F, a cui decide di unirsi in quanto ne
condivideva l'ideale di fondo (4F sta per Forza, Flusso, Fattanza, Fotta).
Cominciano a registrare i loro primi pezzi come crew e insieme con il suo amico
Jei, entrambi abbastanza preparati nel freestyle, cominciano a frequentare le
serate HH nel circondario, partecipando anche a svariati contest di freestyle,
con risultati più o meno buoni, ma con la grande soddisfazione di dare voce
anche alla loro città, alla loro crew, al loro pensiero. Nel 2016 decidono di
organizzare la prima serata Hip Hop a Spinazzola, che chiamano "SPINA HIP
HOP CAMP", una serata Jam, in cui danno spazio ad alcuni breakers, oltre
che ad un contest di freestyle e la loro prima esibizione live nella loro
città. Nel settembre del 2016, con la collaborazione dei ragazzi
dell'associazione "TESLA - Tempi e Spazi Liberamente Attivi",
ospitano la tappa pel la BAT del contest "DA MIC DOJO" e S.k.o.c.c.a.
approfitta dell'occasione per l'uscita del suo secondo lavoro, "La Dopa
Chiama", album di 15 tracce su beat non inediti, in cui comincia a
portare, soprattutto a livello di concetti e liriche, quella che è la sua vena
rap. Segue a questo periodo un momento di pausa dalla pubblicazione di altre
tracce, in cui si dedica comunque alla scrittura, anche se la maggior parte
delle sue energie viene impiegata per la produzione musicale e soprattutto,
inizia a dedicarsi al turntablism e alle tecniche di scratch. Ora è impegnato
nella produzione del suo nuovo lavoro, "HAGAKURE EP", in cui su beat
autoprodotti, utilizzando campionamenti di musica tradizionale giapponese,
rilegge la realtà attraverso quella che è la filosofia orientale, nello specifico il pensiero dei samurai, con
chiaro riferimento, come si evince dal titolo
dell'EP, allo "Hagakure" del Maestro Yamamoto
Tsunetomo. L'EP è composto da 5 tracce, in cui ancora una volta si parte
per un viaggio introspettivo, alla
ricerca di sensi e significati che solo il guardare dentro se stessi può portare. La traccia centrale, intitolata
"Come l'acqua", racchiude un po’ il fulcro del pensiero Zen e marziale, volto al
perfezionamento di sé e all'armonizzazione del
proprio Spirito nell'Universo.
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